Processo in Vaticano: mons. Seccia (Lecce), “felice che la sentenza abbia restituito a mons. Carlino dignità umana e credibilità sacerdotale messe in dubbio”

“Sono felice per la sentenza che ha restituito al nostro don Mauro la dignità umana e la credibilità sacerdotale messe in dubbio da ipotesi di reato rivelatesi poi infondate”. Così l’arcivescovo di Lecce, mons. Michele Seccia, ha commentato la sentenza di assoluzione di mons. Mauro Carlino nell’ambito del processo in Vaticano per gli investimenti finanziari della Segreteria di Stato a Londra.
“Sono stati anni di sofferenza anzitutto per lui. Ma egli ha affrontato le vicende nelle quali era stato ingiustamente coinvolto con coraggio e, certo della sua innocenza, con tanta fiducia nella magistratura vaticana”, ha proseguito mons. Seccia, sottolineando che “sono stati anni di sofferenza anche per me che sono il suo vescovo e che non ho mai vacillato davanti alle accuse che gli venivano mosse”. “Tant’è vero che, nonostante immaginassi che più di qualcuno avrebbe storto il naso, dopo il suo rientro in diocesi non ho esitato a nominarlo mio segretario personale e poi, successivamente, anche parroco della basilica di Santa Croce”, ricorda l’arcivescovo, spiegando che sono “incarichi che egli ha svolto con obbedienza, fedeltà, spirito di servizio e di abnegazione e con grande impegno sacerdotale, pur dovendo affrontare le ricostruzioni fantasiose e la gogna mediatica”. “Infine, sono stati anni difficili per la Chiesa di Lecce che con lui ha pregato e che accanto a lui ha affrontato il tunnel del processo: sono stati molti coloro che hanno creduto nella sua innocenza e gli sono stati vicini con affetto e amicizia”, conclude mons. Seccia: “In quest’ora di liberazione in cui ha vinto la verità, ringrazio il Signore e, insieme con i confratelli presbiteri della nostra Chiesa di Lecce, prego per don Mauro affinché presto ritrovi la meritata serenità interiore”.

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