Diocesi: mons. Spreafico (Frosinone), “usciamo da questo tempo migliori di come siamo entrati, meno egoisti, più solidali”

“Contempliamo stupiti ancora una volta il suo sangue sciolto davanti a noi, quasi a indicarci il senso di una vita donata per il mondo in nome di Gesù Cristo e per il suo Vangelo di amore”. Queste le parole pronunciate dal vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino, mons. Ambrogio Spreafico, che ieri sera ha presieduto un pontificale solenne ad Amaseno (Fr) in piazzale San Rocco, in occasione della festa di San Lorenzo. Il piccolo Comune della Ciociaria conserva una reliquia del sangue del martire cristiano, che ogni anno si liquefa in concomitanza con la memoria liturgica a lui dedicata.
“Questo virus, che ha attraversato il mondo, ci ha fatto scoprire chi siamo davvero: donne e uomini fragili, poco preparati ad affrontare le avversità, a rispondere adeguatamente e in tempi brevi alle catastrofi, anche se avanzati nella conoscenza scientifica”, ha affermato mons. Spreafico nell’omelia, chiedendo poi nella preghiera “di uscire da questo tempo migliori di come siamo entrati, meno egoisti, più solidali, più famiglia di famiglie, più comunità, più umani e compassionevoli”. Rispetto alla tradizionale processione che quest’anno non può svolgersi, il vescovo di Frosinone ha osservato: “Immagino che san Lorenzo passi lo stesso nelle strade di Amaseno, entri nelle vostre case, visiti la vostra vita, le vostre famiglie e anche la fatica”. E conclude con un invito ulteriore ai fedeli: “Seguiamolo, sciogliamo il nostro cuore come lui scioglie il suo sangue, segno della vita che egli ha donato, perché possiamo essere tutti cristiani con il cuore di Dio, che batte per noi come il nostro batte per gli altri”.

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