“Il futuro richiede di superare la logica emergenziale: aprire canali regolari, garantire formazione e dignità del lavoro non è solo un atto di accoglienza ma una scelta strutturale di giustizia e sostenibilità sociale”. Lo ha detto oggi a Roma il direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo, concludendo la presentazione del XXXIV Rapporto Immigrazione Caritas/Migrantes. “Il Rapporto – ha precisato – conferma che dopo la prima accoglienza è fondamentale l’accompagnamento costante a una esistenza dignitosa e alla partecipazione diretta alla vita del Paese. Diamo meno spazio a ciò che facciamo e diciamo noi per loro, e più alla voce, alla testimonianza e allo sguardo sul Paese dei cittadini immigrati”. Tra le piste di lavoro identificate da monsignor Felicolo “ripensare le leggi sulla cittadinanza e i percorsi di riconoscimento, per evitare che una generazione viva in una condizione di sospesa appartenenza” e promuovere politiche di inclusione. Per il direttore generale di Migrantes “scuola, università, sport e oratori” sono “luoghi decisivi per costruire appartenenza”: “La sfida è rafforzare questi spazi, renderli realmente inclusivi e capaci di prevenire marginalità e conflitti, offrendo ai giovani strumenti per diventare protagonisti”. Monsignor Felicolo ha invitato anche ad “una comunicazione capace di raccontare le realtà senza stereotipi, valorizzando storie di speranza e di convivenza. Una nuova narrazione può cambiare la percezione collettiva”. La questione per il futuro, ha concluso, “è come trasformare i confini – geografici, culturali, sociali – in luoghi di fraternità, dove la diversità diventa risorsa e non minaccia.