Gaza: Unione buddhista italiana, “vicini a vittime, odio è sempre radice di nuovo terrore e violenza”. Stanziati 500mila euro per aiuti umanitari

“Ancora una volta, l’essere umano mostra come il male sappia assumere molteplici forme, come l’odio indossi divise diverse e la disumanizzazione si diffonda come una piaga nella mente e nei cuori”. È quanto si legge in un comunicato dell’Unione buddhista italiana che “segue con profondo dolore gli ultimi sviluppi delle atrocità in corso a Gaza”. “Nel condannare con fermezza ogni forma di aggressione e di violenza indiscriminata, l’Ubi – prosegue il testo – riafferma il rifiuto dell’odio, che è sempre radice di nuovo terrore e violenza. L’odio alimenta un ciclo distruttivo in cui la giustizia si degrada in vendetta, la difesa si muta in nuova offesa e il dolore genera altro dolore. Tuttavia, un’indignazione consapevole è non solo legittima, ma necessaria: per opporsi alle atrocità, per dare voce alle vittime, per riaffermare la dignità dell’umano che soffre. L’Unione buddhista italiana esprime il proprio sdegno per l’ennesima pagina oscura scritta dall’essere umano, una pagina inaccettabile che chiama in causa la nostra coscienza”. L’Ubi si dice “vicina alle vittime di Gaza, avendo conosciuto da vicino un altro genocidio troppo spesso dimenticato: quello del popolo tibetano, privato della libertà e persino del diritto a narrare la propria esistenza. Non possiamo poi ignorare né dimenticare nessuna delle vittime del mondo: dall’Ucraina al Sudan, dal Congo al Myanmar, dallo Yemen ad altre aree segnate da guerre civili, oppressioni e crisi umanitarie. Il dolore si moltiplica in silenzio”. Anche per questo, “l’Unione buddhista italiana rinnova il proprio impegno per la pace, per la giustizia e per un mondo in cui ogni essere umano possa vivere libero da emozioni distruttive. Rivolgiamo un appello a tutte le comunità, alle istituzioni e alle coscienze individuali affinché si uniscano in uno sforzo collettivo di solidarietà, educazione e difesa dei diritti umani”. In tale spirito, l’impegno umanitario diretto dell’Ubi nella Striscia di Gaza è cominciato mesi fa, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, e prosegue oggi attraverso il sostegno ad altre organizzazioni attive sul campo, tra cui Medici senza frontiere. A tale scopo, sono stati stanziati 500.000 euro dei fondi 8×1000, “a testimonianza concreta del proprio sostegno a chi opera per la cura, la dignità e la sopravvivenza degli esseri umani in luoghi di estremo dolore”.

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