Diocesi: Alessandria, inaugurato il restauro della scultura lignea della “Madonna Addolorata” e dell’apparato decorativo pittorico del presbiterio della chiesa di San Giacomo della Vittoria

(Foto diocesi di Alessandria)

È stato inaugurato ieri il restauro della scultura lignea della “Madonna Addolorata” del XVIII secolo e dell’apparato decorativo pittorico e a stucco del presbiterio, custoditi all’interno del santuario di San Giacomo della Vittoria, nel cuore di Alessandria. Gli interventi sono stati realizzati in virtù della conquista del terzo posto nella classifica nazionale dell’undicesima edizione del censimento “I Luoghi del Cuore”, promosso dal Fondo per l’ambiente italiano (Fai) in collaborazione con Intesa Sanpaolo.
Nel 2022 tre realtà locali – l’Associazione SpazioIdea, Insieme per Alessandria e Per San Giacomo, appoggiate dai volontari della Delegazione Fai di Alessandria – si sono attivate nella raccolta voti per il santuario di San Giacomo della Vittoria ottenendo ben 31.028 voti. Il grande coinvolgimento di cittadini e scuole della provincia ha consentito al bene di raggiungere il terzo posto nella classifica nazionale de “I Luoghi del Cuore”. In seguito a questo successo la diocesi di Alessandria ha proposto il progetto di recupero dell’importante scultura lignea di inizio Settecento e dell’apparato decorativo del presbiterio, che necessitavano di interventi di consolidamento, pulitura e recupero complessivo: il progetto, approvato dal Fai, ha ricevuto un finanziamento di 30.000 euro.
“Con grande soddisfazione esprimo il mio compiacimento, unitamente a quello della diocesi per la felice conclusione del progetto legato al restauro della statua lignea settecentesca della Beata Vergine Addolorata custodita nella chiesa cittadina di San Giacomo della Vittoria unitamente all’apparato decorativo della fascia sovrastante il coro dell’abside”, ha affermato il diacono Luciano Orsini, delegato vescovile per i Beni culturali e l’edilizia di culto, sottolineando che “questi interventi si sono compiuti grazie al provvidenziale contributo del Fai e di Intesa Sanpaolo che ha assegnato alla diocesi 30.000 euro, interamente utilizzati per il programmato restauro. “Sono riconoscente al Fai – ha concluso Orsini – perché attraverso questi contributi rende possibile la conservazione di un patrimonio che non è solo nostro, ma che abbiamo il dovere di conservare, perché destinato alla fruibilità delle generazioni che verranno”.

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