Sarà dedicato a “Le sfide odierne alla pace nel mondo” l’incontro internazionale ce si tiene oggi a Venezia per iniziatica dell’associazione “Missione Shahbaz Bhatti”, nata per portare avanti il pensiero e l’impegno politico, sociale e umanitario di Shahbaz Bhatti, per alcuni anni ministro federale delle Minoranze religiose e dell’armonia nazionale in Pakistan, assassinato il 2 marzo 2011, che aveva dedicato gran parte della sua vita alle persone più deboli, alle vittime della violenza e del terrorismo e, in particolare, alla minoranza cristiana perseguitata in Pakistan. Dalle 10 alle 16 alla Scuola Grande di San Teodoro leader religiosi, politici e attivisti umanitari, provenienti perlopiù da Italia e Pakistan, si ritroveranno tutti insieme a dialogare sul tema della pace, dei conflitti in corso e della tensione tra India e Pakistan, ma soprattutto sul ruolo delle religioni e della politica al fine di costruire strategie che consentano di “costruire la pace, prevenire i conflitti armati e tutelare i diritti umani”.
La drammatica situazione internazionale, con l’esplodere o il riacutizzarsi di numerosi conflitti (non ultimo quello tra India e Pakistan, due potenze nucleari), ha spinto l’associazione a promuovere l’incontro odierno con la collaborazione e il sostegno anche di alcune diocesi del Triveneto, che sono socie dell’associazione, e con le quali sono in atto da tempo iniziative comuni (Venezia, Treviso, Vicenza, ma anche Trento). Tre le sessioni previste nel corso della giornata, in italiano e in inglese. Nella prima (10-11.30) si parlerà di “Strategie per costruire la pace: il ruolo delle religioni e della politica”, con interventi del patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, Massimiliano Tubani, direttore di Aiuto alla Chiesa che soffre, di mons. Samson Shukerdin (presidente della Conferenza episcopale del Pakistan), di Mulana Khabir Azad (imam Royal Mosque and Chairman RHC), di Valeria Martano (Comunità di Sant’ Egidio – Roma), del card. pakistano Joseph Coutts, di mons. Michele Tomasi, vescovo di Treviso. Nella seconda sessione (11.45 – 13.15) si affronterà la questione del “Diritto internazionale: terreno comune per prevenire i conflitti”, con la partecipazione di Francesco D’Alfonso, direttore della Caritas diocesana di Belluno-Feltre, vicepresidente dell’associazione Bhatti, di Shahid Mobeen, docente di Filosofia all’Università Urbaniana di Roma, di mons. Adriano Cevolotto, vescovo di Piacenza-Bobbio, di Giuseppe Notarstefano, presidente nazionale dell’Azione Cattolica, di Mirko Sossai, docente di Diritto internazionale a Roma, di mons. Giuliano Brugnotto, vescovo di Vicenza. La terza sessione sarà dedicata ai “Rischi di guerra nucleare: tensione tra Pakistan e India”. Vi parteciperanno il vescovo della diocesi pakistana di Peshawar, mons. Humphrey Peter, il ministro per le Minoranze del Punjab, Sardar Ramesh Singh Arora, il ministro federale degli Affari religiosi in Pakistan, Sardar Mohammad Yousaf, Antonio Silvio Calo’, direttore della Fondazione Venezia per la pace, Paul Jacob Bhatti, presidente della Missione Shahbaz Bhatti, e l’onorevole Syed Yousaf Raza Gilani, presidente del Senato pakistano, già primo ministro del Pakistan.
“La pace disarmata e disarmante di cui ha parlato papa Leone, nel suo primo discorso dopo l’elezione, è ciò che vogliamo contribuire a costruire, a partire dall’incontro e dal dialogo tra persone e istituzioni”, ha affermato Paul Bhatti.