“Santuarizzare le nostre parrocchie, non solo come centri di attività e luoghi di liturgia, ma anche come spazi di silenzio, di devozione e di preghiera”. È l’invito del card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, nell’introduzione al Consiglio permanente dei vescovi italiani, in corso a Roma fino al 22 gennaio. “Negli ultimi decenni abbiamo parlato con insistenza di evangelizzazione e missione, discutendo sugli attori di questo impegno, sulle modalità, sulle prospettive”, ha ricordato il cardinale, sottolineando che “non sempre i risultati sono stati consolanti. C’è stata, al contrario, una tendenza a rintanarci tra noi, negli ambienti, nella parrocchia, nella comunità”. L’Evangelii gaudium di Papa Francesco, per Zuppi, “resta il manifesto di riferimento per le nostre Chiese” e “indica l’estroversione come una dimensione possibile e decisiva dell’essere Chiesa nella storia dei nostri giorni”. “Essere una Chiesa profetica vuol dire essere una Chiesa che parla, comunica, ascolta, interroga e risponde. Una Chiesa profetica è una Chiesa che dialoga. Ma gli attori di questo dialogo sono tutti i credenti nella loro vita personale, relazionale, lavorativa, sono le istituzioni ecclesiali, le parrocchie, i movimenti. Parlare con tutti delle grandi e piccole tematiche della vita quotidiana e della dimensione sociale e nazionale: in queste parole e nella relazione circolano anche le parole della fede”. “I giovani, in particolare, con la loro domanda spirituale e di senso, con le sofferenze ma anche con l’ansia di futuro, devono poter incontrare la bellezza del sogno evangelico”, ha indicato il presidente della Cei.