Gioco d’azzardo: card. Zuppi, “in crescita, occorre una forte azione educativa”

Il gioco d’azzardo, “in periodi difficili dell’esistenza, tra le fasce più fragili della popolazione, diventa una vera dipendenza con drammatiche conseguenze sulla vita delle persone, nell’illusione, purtroppo coltivata e perfino incentivata, di star meglio, di essere felici o di essere vincenti”. A denunciarlo è stato il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, nell’introduzione al Consiglio permanente dei vescovi italiani, in corso a Roma fino al 22 gennaio. “Nel 2023 sono stati spesi quasi 150 miliardi nel gioco d’azzardo ed è una cifra sempre in crescita”, il dato fornito dal cardinale, secondo il quale “occorre una forte azione educativa per liberare da quella che facilmente diviene una vera dipendenza: per questo, serve il coinvolgimento delle aziende dell’azzardo e anche lo Stato deve mettere sempre al primo posto la salute dei cittadini”. La campagna “Mettiamoci in Gioco” e la Consulta nazionale antiusura, ha sottolineato Zuppi, “ricordano che è possibile affrancare da quello che non è un gioco, ma una schiavitù”.

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