Diocesi: Verona, ad ottobre la rassegna Poeti Sociali su “Fraternità è il nome della pace”

Si svolgerà all’inizio di ottobre la seconda edizione della rassegna “”Poeti sociali” a a Verona dal 1° al 5 ottobre sul tema: “Fraternità è il nome della pace”. Proposta dalla Chiesa di Verona, con il patrocinio del Comune, il sostegno di Generali Italia e Fondazione Cattolica, la partecipazione a vario titolo e in diverse modalità di associazioni, fondazioni, servizi pastorali, vuole essere un’occasione inclusiva e condivisa per raccontare speranza laddove appaiono solo scarto. “Credo che sia per la città, oltre che per la Chiesa, un grande contributo e una straordinaria possibilità di ritrovarsi insieme, attorno a significati condivisi ed esprimere, grazie alle parole, una propria interpretazione della realtà, che non sia semplicemente assecondare le cose come vanno ma saperle criticare ed eventualmente orientare”, ha detto il vescovo mons. Domenico Pompili evidenziando che “abbiamo bisogno di parole diverse” specificando che il termine parole vuole essere tutt’altro che sminuente, perché quando esse “sono espresse da testimoni, come lo sono tutte le persone che andremo a conoscere nella sequenza di questi numerosi incontri, acquistano una pregnanza e una forza assolutamente originale. Le parole di chi come i poeti sociali, sa fare la differenza rispetto a quello che accade nella società, sono nuove, diverse, alternative”. A portare la loro testimonianza di fraternità durante la rassegna saranno tra gli altri Azezet Habtezghi Kidane (suor Aziza) comboniana nata in Eritrea e che per anni ha operato in Etiopia e in Terrsanta; Lorena Fornasir e Gian Andrea Franchi, nel piazzale davanti alla stazione di Trieste, offrono cura medica, psicologica e legale a tanti immigrati che arrivano dalle rotte balcaniche; Daoud Nassar insieme alla famiglia, palestinese cristiana, gestisce il progetto della fattoria chiamata Tent of Nations (Tenda delle Nazioni) a sud di Betlemme; Alganesh Fessaha, eritrea da quarant’anni in Italia, ha fondato l’ong Gandhi per offrire assistenza in diversi Paesi africani, in Europa e in India; l’associazione Aiuto Bambini di Betlemme festeggia durante “Poeti sociali” i 20 anni di attività a sostegno del Caritas Baby Hospital, l’unico ospedale esclusivamente pediatrico della Cisgiordania, che garantisce un’assistenza sanitaria qualificata a tutti. Varie le proposte per i giovani, tra cui: Generazione pace, a cura di YoungCaritas per offrire uno spazio di dialogo e confronto costruttivo anche partendo da idee differenti; Escogito, proposto da Fondazione Cattolica per gli studenti degli ultimi anni delle superiori e il premio “Giovani di valore”; Immischaiti, con varie voci a parlare di fraternità, tra cui Omar Pedrini, don Claudio Burgio, Paolo Borrometi; le performance Accademia d’arte circense al mattino nel piazzale della Stazione di Verona. Molti i temi “caldi” di cui si parlerà nei giorni della rassegna: intelligenza artificiale, con Chiara Giaccardi e padre Paolo Benanti; umanesimo in una società che rischia di essere post-umana, con padre Antonio Spadaro e Paolo Rumiz; ambiente e cambiamento, con la mostra fotografica “Emozioni per generare il cambiamento” di Lia Beltrami e interventi di Carlin Petrini, Lucia Capuzzi, Giovanni Ferrò, Carlin Petrini e Gaël Giraud; imprenditoria e lavoro, con gli eventi proposti da AnimAzione e La Società; vari gli appuntamenti in cui si tratterà di volontariato e terzo settore, in particolare a cura di Caritas, Generali Italia, Hub Terzo settore di Verona.

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