La Corte d’Appello vaticana, presieduta da mons. Alejandro Arellano Cedillo, ha dichiarato “inammissibile” l’appello del promotore di giustizia, Alessandro Diddi. Resta valida, dunque, la sentenza di primo grado del 16 dicembre 2023. Il processo d’Appello in corso in Vaticano sugli investimenti finanziari della segreteria di Stato e la compravendita del palazzo di Londra prosegue dunque con i ricorsi degli imputati e le condanne di primo grado. “La Corte di Appello in nome di Sua Santità Papa Leone XIV, visto l’art 134 cpp dichiara non doversi proseguire azione penale perché ritenuta definitiva la sentenza del 16 dicembre 2023”, si legge infatti nell’ordinanza con cui si è conclusa oggi la terza udienza del processo d’appello. ”I motivi di un ricorso non possono formularsi in forma generica o astratta ma devono avere una sia pur minima determinatezza che possa consentire di comprendere il rapporto critico tra le ragioni della decisione e il fondamento razionale delle correlative censure”, le motivazioni dettagliate del presidente della Corte, secondo quanto riferisce il “pool” di giornalisti ammessi in aula. Per il card. Angelo Becciu, “è un bel segno, ma c’è un cammino da fare”. Unanimi le reazioni degli avvocati. “Tutte le assoluzioni sono ormai giudicate, o si confermano quelle del primo grado oppure ci assolvono, può andare in meglio e non in peggio”, ha commentato l’avvocato Claudio Urcioli. “Non è più il processo del secolo”, ha esclamato l’avvocato Marzio Zanchetti. Per l’avvocato Cataldo Intrieri, “la truffa del secolo è morta, e già questo è un risultato”. “O verrà confermata la sentenza o possiamo migliorarla”, ha osservato l’avvocato Andrea Zappalà. La prossima udienza è in calendario il 6 ottobre alle 9.30. La prossima udienza è in calendario il 6 ottobre alle 9.30.