Terremoto in Afghanistan: Unicef, “molti bambini e famiglie hanno perso tutto”. Team sanitari già attivi, in arrivo primi aiuti umanitari

“Un potente terremoto di magnitudo 6.0 ha colpito nella tarda serata di ieri l’Afghanistan orientale, con epicentro nei pressi della città di Jalalabad, nella provincia di Nangarhar. Le prime notizie parlano di centinaia di morti, migliaia di feriti e gravi danni a case e infrastrutture. Numerosi i bambini tra le vittime”. È quanto dichiara in una nota il rappresentante dell’Unicef in Afghanistan, Tajudeen Oyewale, che esprime “profondo cordoglio per la perdita di vite umane e per la devastazione causata”, sottolineando che “molti bambini e famiglie hanno perso tutto”.  L’organizzazione sta mobilitando team sanitari mobili nei distretti maggiormente colpiti di Chawkay e Nurgal (provincia di Kunar), per offrire primo soccorso e cure ai feriti. Le strutture sanitarie sostenute dall’Unicef nelle province interessate stanno lavorando senza sosta, mentre cresce la pressione sugli ospedali. Inoltre, le strutture sanitarie sostenute dall’Unicef nelle province di Nangarhar e Kunar stanno fornendo cure urgenti e assistenza ai feriti, mentre gli ospedali devono far fronte a una pressione crescente. L’Unicef sta anche inviando forniture di emergenza essenziali, tra cui medicinali, articoli per l’igiene (sapone, detersivi, asciugamani, assorbenti igienici e secchi per l’acqua), indumenti pesanti, scarpe e coperte, attrezzature da cucina, nonché tende e teloni per le famiglie che hanno perso la loro casa. Particolare attenzione è rivolta ai bisogni dei più piccoli, con interventi in ambito sanitario, idrico, nutrizionale, di protezione e sostegno psicosociale. “La situazione è in continua evoluzione – conclude Oyewale – e l’Unicef continuerà a intensificare la propria risposta umanitaria per garantire assistenza salvavita a chi ne ha urgente bisogno”.

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