“Ogni anno rinnoviamo il nostro amore alla Regina di Siponto con la partecipazione devota alla processione e riempiamo, come popolo coeso e da Lei riunito, questa piazza duomo che costituisce il cuore pulsante della città”. Lo ha affermato ieri mons. Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, al termine della processione della Madonna di Siponto. “È un cuore grande, che pulsa all’unisono con i cuori di ogni manfredoniano e manfredoniana che vive e fa vivere la città e la Chiesa locale”, ha affermato il prelato con un lungo messaggio. “È mio dovere riconoscere questa verità ed aiutarvi a rinnovarla nella coesione civile, nel solidale impegno per il bene comune, nella tradizione di fede cristiana e di valori evangelici che ormai da quasi due millenni innervano Siponto-Manfredonia e l’intero Gargano”. “Manfredonia, approfitta e costruisci sulla speranza, è parte di te, è motivata dalla tua storia, è nelle tue possibilità: Manfredonia, non tradire la tua speranza, non lasciartela rubare da chi vuole approfittarsi di te o ti lusinga vendendoti false prospettive che ti rubano vita ed impoveriscono ingannandoti subdolamente. Manfredonia, spera, rialzati e cammina costruendo il tuo futuro: è tuo, solo tuo”.
L’arcivescovo ha poi tracciato alcuni “ammonimenti”. “Il primo ammonimento che intendo ricordarti è questo: il male ha tre grandi alleati il silenzio, l’indifferenza e la delega. Non possiamo da cristiani, e neppure da cittadini, tollerare un sistema dove le cose contino di più delle persone, dove il profitto precede chi lo produce, dove l’interesse individuale sovverte il bene comune, dove il guadagno di pochi inquina la sana economia, dove l’illegalità si sostituisce alla legge, dove la violenza diventa strumento di imposizione per rafforzare il proprio potere…”. Il secondo ammonimento “riguarda la prima carenza, attorno alla quale si sviluppano di conseguenza tutte le altre forme di povertà: la carenza di lavoro e la dignità dello stesso”. Inoltre, “ho un terzo ammonimento. Basta con gli affitti brevi per il solo periodo estivo e poi disimpegno, vuoto abitativo, per il resto dell’anno”.
Infine, “Manfredonia, in te ci sono tanti segni positivi, tanta volontà di bene, e quando vuoi sai metterla a frutto e renderla modello anche per altri. Ti ricordo qualche fatto che evangelicamente ha la forza del seme che germina e sviluppa vita trasfigurando Città e Chiesa. Allora, cara Manfredonia, spera e non sarai delusa mai. Spera e rinnoverai la tua bellezza ed i tuoi doni. Spera e costruirai un futuro libero e democratico. Spera e ti scoprirai città vera e Chiesa autentica”.