Scuola mons. Mansi (Andria) agli studenti, “siate solidali con tanti coetanei privati dello studio dalla guerra. Educatevi ad essere uomini e donne di pace”

“Questo nuovo anno scolastico si apre in un clima di intensa preoccupazione per i tanti venti di guerra che soffiano qua e là in varie parti del mondo. Questo fa sì che mentre vi accingete ad intraprendere questo nuovo cammino portiate nel cuore un pensiero di affettuosa solidarietà per i tanti vostri colleghi ed amici che a causa degli eventi di guerra non possono seguire una vita scolastica regolare, ma sono costretti dagli eventi ad imbracciare armi devastanti e micidiali”. Lo scrive il vescovo di Andria Luigi Mansi, in un messaggio agli operatori del mondo della scuola: dirigenti, docenti, ausiliari e studenti di ogni età, ordine e grado, in occasione del nuovo anno scolastico. “Pensate a quale fortuna avete voi nel potervi dedicare con serenità e condizioni di grande favore alla formazione di voi stessi in vista del vostro futuro e del futuro della nostra società e del mondo intero”, prosegue il vescovo. Di qui un’esortazione: “Cari ragazzi e giovani, educatevi e formatevi ad essere uomini e donne di pace!”. “Carissimi studenti – scrive ancora il presule -, sappiate approfittare di questo clima di serenità e disponetevi a vivere il nuovo anno scolastico con l’unico desiderio di ricevere, con buona disposizione d’animo, tutto ciò che il percorso scolastico vi offre, per crescere armonicamente in tutte le dimensioni della vostra persona: non solo quella culturale, ma anche quella formativa in senso pieno”.
Mons. Mansi rivolge infine “un cordiale augurio di buon lavoro a tutti gli operatori del mondo della scuola, in primis agli insegnanti, che hanno l’esaltante compito di collaborare, attraverso l’esercizio della loro professionalità, ma anche con il loro esempio di vita, alla costruzione armonica di tante giovani vite ad essi affidate per tante ore al giorno e per così tanti mesi”. “So bene – conclude il presule – che il compito educativo oggi è particolarmente difficile, ma se ci crediamo, diventa certamente fonte di tante soddisfazioni. Cosa che vi auguro di tutto cuore!”.

 

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