“Far crescere effettivamente la dignità e la creatività di ogni singola persona, la sua capacità di rispondere alla propria vocazione e, dunque, all’appello di Dio, in essa contenuto”. Ricevendo in udienza il Gruppo dell’Opera San Francesco per i Poveri di Milano, il Papa ha preso in prestito le parole di Giovanni Paolo II per sintetizzare il carisma dell’Opera nata 70 anni fa. “È questo il compito che la Chiesa vi affida, a beneficio delle persone che gravitano attorno alle strutture che gestite e anche dell’intera società”, ha raccomandato il Papa, secondo il quale “vivere la carità nell’attenzione al bene integrale del prossimo è una grande occasione per la crescita morale, culturale e anche economica dell’intera umanità”. “Grazie per ciò che fate e per la testimonianza che date con il vostro camminare insieme!”, l’omaggio del Papa, che si è soffermato su uno dei verbi che caratterizzano l’attività caritativa, “promuovere”, per spiegare come in tale azione “entrano in gioco il disinteresse del dono e il rispetto della dignità delle persone, per cui ci si prende cura di chi si incontra semplicemente per il suo bene, perché possa crescere in tutte le sue potenzialità e procedere per la sua strada, senza aspettarsi contropartite e senza imporre condizioni”. “Proprio come fa Dio con ciascuno di noi, indicandoci una via, offrendoci tutto l’aiuto necessario per percorrerla, ma poi lasciandoci liberi”, ha commentato.