Leone XIV: “la voce delle armi deve tacere in Ucraina”

(Foto Vatican Media/SIR)

“La guerra in Ucraina continua a seminare morte e distruzione. Rinnovo la mia vicinanza al popolo ucraino e a tutte le famiglie ferite. Invito tutti a non cedere all’indifferenza, ma a farsi prossimi con la preghiera e con gesti concreti di carità. Ribadisco con forza il mio pressante appello per un cessate il fuoco immediato e per un serio impegno nel dialogo. È tempo che i responsabili rinuncino alla logica delle armi e imbocchino la via del negoziato e della pace, con il sostegno della comunità internazionale. La voce delle armi deve tacere, mentre deve alzarsi la voce della fraternità e della giustizia”. Con queste parole Papa Leone XIV, dopo la preghiera dell’Angelus in Piazza San Pietro, ha nuovamente richiamato ieri la comunità internazionale a favorire percorsi concreti di pace in Ucraina. Il Pontefice ha poi rivolto un pensiero per le vittime della sparatoria durante una messa scolastica in Minnesota. In lingua inglese ha invocato Dio “perché fermi la pandemia delle armi, grandi e piccole, che contagia il nostro mondo” ed ha esortato a pregare affinché Maria, Regina della Pace, aiuti l’umanità a “compiere la profezia di Isaia: ‘Forgeranno le loro spade in vomeri e le loro lance in falci’ (Is 2,4)”.

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