Leone XIV: “preoccupati per conseguenze dell’intelligenza artificiale su bambini e giovani”, “l’accesso ai dati non va confuso con l’intelligenza”

“Tutti siamo preoccupati per i bambini e i giovani, e per le possibili conseguenze dell’uso dell’intelligenza artificiale sul loro sviluppo intellettuale e neurologico”. Lo scrive il Papa, nel messaggio, in inglese, inviato ai partecipanti alla Seconda Conferenza annuale su Intelligenza artificiale, Etica e Governance d’impresa. “La nostra gioventù deve essere aiutata, e non ostacolata, nel suo viaggio verso la maturità e l’autentica responsabilità”, l’appello di Leone XIV: “Sono la nostra speranza per il futuro e il benessere della società dipende dalla capacità di sviluppare i doni e le capacità che Dio ha donato loro, e di rispondere alle esigenze dei tempi e ai bisogni degli altri con spirito libero e generoso”. “Nessuna generazione ha mai avuto un accesso così rapido alla quantità di informazioni ora disponibile grazie all’intelligenza artificiale”, osserva il Pontefice: “Ma l’accesso ai dati – per quanto esteso – non deve essere confuso con l’intelligenza, che necessariamente comporta l’apertura della persona alle domande ultime della vita e riflette un orientamento verso il Vero e il Bene”. Secondo il Papa, “l’autentica saggezza ha più a che fare con il riconoscimento del vero significato della vita che con la disponibilità di dati”. Di qui la necessità di un “apprendistato intergenerazionale” per consentire ai giovani di “integrare la verità nella loro vita morale e spirituale, informando così le loro decisioni mature e aprendo la strada verso un mondo di maggiore solidarietà e unità”.

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