Cultura: Bergamo, presentato il restauro dell’Aula Picta, cuore del nuovo Museo diocesano

Scorcio lavori Aula Picta

È stato presentato oggi il progetto di restauro dell’Aula Picta, la sala delle udienze del Vescovo di Bergamo nel Medioevo, situata nel palazzo che ospiterà il nuovo Museo Diocesano Adriano Bernareggi, in Città Alta. L’intervento, promosso dalla Fondazione “Adriano Bernareggi e interamente sostenuto dalla Fondazione Banca Popolare di Bergamo – Ente Filantropico, interesserà uno dei più rilevanti cicli pittorici duecenteschi della Lombardia, con affreschi di soggetto religioso, escatologico e simbolico. Il restauro, sotto la supervisione della Soprintendenza di Bergamo e Brescia, si concluderà nel 2026. L’Aula sarà aperta al pubblico già dal 27 settembre 2025, in occasione dell’inaugurazione del nuovo Museo Diocesano. Accesso libero ogni prima domenica del mese. “L’Aula Picta è il cuore pulsante del nuovo Museo Diocesano: uno spazio di grande valore artistico, storico e simbolico che la Diocesi ha voluto valorizzare con un attento intervento di restauro. Grazie al cantiere in corso, i visitatori potranno osservare dal vivo il lavoro dei restauratori e sentirsi partecipi di questo percorso di recupero e conoscenza”, ha dichiarato don Davide Rota Conti, direttore del Museo. “Il sostegno al restauro dell’Aula Picta rappresenta per noi un investimento nella bellezza, nella memoria e nella tradizione della comunità bergamasca. È un bene prezioso che restituisce a tutti il senso delle nostre radici storiche e spirituali”, ha affermato Armando Santus, presidente della Fondazione Banca Popolare di Bergamo – Ente Filantropico. “L’Aula Picta è una testimonianza di rilievo per la pittura lombarda del Duecento, per la sua funzione di raccordo tra spazio sacro e spazio politico. Il cantiere pilota ha permesso di rivelare dettagli originali nascosti da precedenti restauri. Il nuovo intervento punta a una maggiore fedeltà al tessuto pittorico originario, restituendo leggibilità e rispetto all’opera”, ha spiegato Silvia Massari, funzionaria della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia.

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