Gaza: Younis Al-Khatib (Prcs), “mancano cibo e medicine, troppe persone uccise durante consegna aiuti”. Valastro (Cri), “far entrare aiuti e proteggere personale umanitario”

“L’azione di Israele impedisce la consegna degli aiuti. Ogni volta che avviene la distribuzione del cibo da parte delle organizzazioni create per consegnare gli aiuti, non vengono rispettate le norme del Diritto internazionale umanitario e molte persone vengono uccisi. Uccisioni che riguardano anche i nostri colleghi, ne abbiamo perso tanti. Hanno perso la vita in servizio, mentre stavano dando aiuto a persone che avevano bisogno”. Con queste parole Younis Al-Khatib, presidente della Mezzaluna rossa palestinese (Prcs), descrive la situazione nella Striscia di Gaza nel suo intervento al tavolo di confronto sul cambiamento dell’azione umanitaria a 60 anni dall’adozione dei Princìpi fondamentali del Movimento che si è svolta a Montichiari, come parte delle iniziative che porteranno alla fiaccolata di domani sera.
Alla presenza dei rappresentati di numerose Consorelle, Al-Khatib ha ricordato l’uccisione di otto operatori della Prcs lo scorso 23 marzo: “Sono stati bersaglio di un attacco. La situazione a Gaza è difficile per tutti, civili e operatori umanitari, la gente viene uccisa ogni giorno, costretta a spostarsi in continuazione. Una situazione mai vista, mancano cibo e medicine, gli ospedali non hanno più i mezzi per assistere i malati. La benzina sta finendo e niente, nella Striscia, può funzionare senza il carburante. Per questo gli aiuti devono entrare al più presto”.
Poi sulla sua partecipazione alla fiaccolata che domani sera da Solferino raggiungerà Castiglione delle Stiviere, Younis Al-Khatib ha aggiunto: “Essere qui lo sento come un dovere. Dobbiamo difendere i nostri princìpi, il nostro sistema internazionale, sempre. Il nostro focus è l’essere umano. Dobbiamo centrarci sulla dignità umana per proteggere le persone, non solo a Gaza, ma Gaza sta diventando un precedente”.
Farina, aiuti sanitari e la partecipazione a un programma del Governo per garantire aiuti alla popolazione nella Striscia di Gaza. Dell’impegno della Croce rossa italiana davanti a questa emergenza ha parlato Rosario Valastro, presidente Cri: “La Croce rossa italiana partecipa a Food For Gaza, siamo riusciti a portare aiuti necessari per la sopravvivenza della popolazione civile. Abbiamo inviato 231mila chilogrammi di farina, aiuti sanitari, ma sono una goccia nell’oceano”. Valastro ha rimarcato l’importanza di garantire la sicurezza degli operatori umanitari impegnati nelle zone di conflitto: “Avevamo una nostra delegata sul posto ma, per motivi di sicurezza, è stata trasferita e, in questo momento, è a Beirut. La protezione del personale umanitario è essenziale. Dovrebbe esserlo per tutti i Paesi firmatari delle convenzioni di Ginevra. Ma ormai sembra diventare una regola quella di attaccare gli operatori umanitari, in tutto il Medio Oriente e non solo”.

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