Rimanere “pastori con i piedi per terra”, per “dare nuovo slancio” ad un’istituzione plurisecolare, ormai prossima a celebrare il 325° anniversario di fondazione. È l’invito del Papa, nel saluto rivolto ai sacerdoti della Pontificia Accademia Ecclesiastica che hanno concluso l’Anno Missionario. “La custodia di quella sollecitudine per tutte le Chiese – propria del ministero che mi è stato affidato – ha bisogno del fedele ed insostituibile servizio della Segreteria di Stato e dei Rappresentanti pontifici, con cui presto comincerete a collaborare”, ha proseguito Leone XIV citando le parole da lui pronunciate durante il recente Giubileo della Santa Sede. “Per questo esorto anche voi ad esercitare il dono del vostro sacerdozio con umiltà e mitezza, capacità di ascolto e prossimità, come fedeli ed instancabili discepoli di Cristo Buon Pastore”, la consegna ai presenti: “Quali che siano i compiti che vi verranno affidati, in qualunque parte del mondo vi troverete, il Papa deve poter contare su sacerdoti che, nella preghiera come nel lavoro, non si risparmino nel portare la sua vicinanza ai popoli e alle Chiese con la loro testimonianza”.