Papa Francesco: “non possiamo parcheggiare il cuore nelle illusioni, dobbiamo correre pieni di gioia”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Non possiamo parcheggiare il cuore nelle illusioni di questo mondo o rinchiuderlo nella tristezza, dobbiamo correre, pieni di gioia”. È quanto si legge nell’omelia preparata da Papa Francesco per la messa del giorno di Pasqua, letta dal card. Angelo Comastri, che ha presieduto la celebrazione sul sagrato della Basilica di San Pietro. “La corsa di Maria di Magdala, di Pietro e di Giovanni dice il desiderio, la spinta del cuore, l’atteggiamento interiore di chi si mette alla ricerca di Gesù”, scrive il Papa: “Cristo è risorto, è vivo! Non si trova più nel sepolcro e non si può fare di Lui un eroe del passato”. “Bisogna cercarlo nella vita, nel volto dei fratelli, nel quotidiano, ovunque tranne che in quel sepolcro”, prosegue. Francesco invita a non restare fermi: “Se è risorto, allora Egli è presente ovunque, si nasconde e si rivela anche oggi”. La fede pasquale, osserva, “è tutt’altro che una sistemazione statica”. “Ogni giorno possiamo fare l’esperienza di perdere il Signore, ma possiamo correre per cercarlo ancora, sapendo con certezza che Egli si fa trovare”, aggiunge: “Verso questa meta anche noi corriamo, dimenticando ciò che ci sta alle spalle e vivendo protesi verso ciò che abbiamo di fronte”.

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