Papa Francesco: “il Giubileo ci chiama a rinnovare in noi il dono della speranza”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Con Te, o Signore, tutto è nuovo. Con Te, tutto ricomincia”. Si conclude così l’omelia preparata da Papa Francesco per la celebrazione pasquale sul sagrato della Basilica Vaticana, letta dal card. Angelo Comastri alla presenza di migliaia di pellegrini giunti per le festività e per il Giubileo. “Possiamo vivere questa esistenza povera, fragile e ferita aggrappati a Cristo”, afferma il Papa, “perché Lui ha vinto la morte, vince le nostre oscurità e vincerà le tenebre del mondo”. Il Giubileo, osserva, “ci chiama a rinnovare in noi il dono di questa speranza, a immergere in essa le nostre sofferenze e le nostre inquietudini”. Francesco invoca: “Scrostaci, o Dio, la triste polvere dell’abitudine, della stanchezza e del disincanto; dacci la gioia di svegliarci, ogni mattino, con occhi stupiti per vedere gli inediti colori di quel mattino”. “Tutto è nuovo, Signore, e niente ripetuto, niente vecchio”, scrive il Papa citando don Angelo Zarri. E aggiunge con le parole di Henri de Lubac: “Il cristianesimo è Cristo. No, veramente, non c’è nient’altro che questo. In Cristo noi abbiamo tutto”.

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