“In questa condizione di fragilità, la sua figura diventa ancor di più motivo di attenta comunione”. Così il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, in un’intervista al Sir, sottolinea il valore della vicinanza al Papa in questo tempo pasquale. “La comunione è un legame delicatissimo, intimo, profondo, che unisce coinvolgendo tutta la vita”, aggiunge: “La Chiesa in Italia continua a stringersi al suo Pastore, testimone di quell’amore a Cristo che non smette di insegnarci che il più grande è colui che serve”. Da qui il grazie a Papa Francesco “che, con il suo ministero, conferma i fratelli nella fede e presiede la Chiesa nella carità”. La Chiesa italiana, essendo quella più vicina, “è chiamata ancora di più a far proprio il suo messaggio e a condividere le sue preoccupazioni per il servizio al Vangelo e al mondo”. Zuppi si sofferma anche sulla reazione dell’opinione pubblica alla convalescenza del Pontefice: “Mi ha molto colpito che tutti, indistintamente, credenti e non credenti, abbiano manifestato la loro vicinanza e il loro affetto, pregando per la sua salute. È un segno di unità di cui abbiamo bisogno e di come la figura di Papa Francesco unisce tutti i cercatori di speranza, i giusti, coloro che hanno a cuore la casa comune”.