
“Cessate il fuoco, si liberino gli ostaggi e si presti aiuto alla gente, che ha fame e che aspira a un futuro di pace!”. È l’appello accorato rivolto alle parti coinvolte nel conflitto in Terra Santa nel messaggio pasquale letto da mons. Diego Ravelli. “Sono vicino alle sofferenze dei cristiani in Palestina e in Israele – ha detto il Papa – così come a tutto il popolo israeliano e a tutto il popolo palestinese”. Ha denunciato la “drammatica e ignobile situazione umanitaria” nella Striscia di Gaza e ha espresso preoccupazione per “il crescente clima di antisemitismo che si va diffondendo in tutto il mondo”. Francesco ha poi invitato a pregare per Siria e Libano, per il popolo dello Yemen e per il Myanmar colpito dal terremoto: “Ringraziamo di cuore tutti i generosi volontari che svolgono le attività di soccorso”. Ha ricordato “le popolazioni africane vittime di violenze e conflitti, soprattutto nella Repubblica Democratica del Congo, in Sudan e Sud Sudan”, auspicando riconciliazione in Caucaso, Balcani e Ucraina. “Sono queste le ‘armi’ della pace – ha concluso –: quelle che costruiscono il futuro, invece di seminare morte”.