La Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs ha presentato oggi, mercoledì 26 marzo, una nuova Admission Room e la nuova Osservazione breve intensiva presso il Pronto soccorso. La sfida è quella della riorganizzazione dell’emergenza per offrire al paziente il più adeguato percorso diagnostico – terapeutico, alleggerendo al contempo il carico sul Pronto soccorso e rendendo più confortevole la permanenza dei pazienti in tale struttura. L’assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, mons. Claudio Giuliodori, ha impartito la benedizione alle nuove strutture.
“L’Admission Room – ha spiegato Francesco Franceschi, ordinario di Medicina interna all’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore della Uoc Medicina d’urgenza e Pronto soccorso della Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs – è un reparto con 27 postazioni, dotato di tutti i presidi per il ricovero, al quale verranno inviati pazienti provenienti dal Pronto soccorso e già assegnati a un reparto di degenza. Questo ha un duplice vantaggio: da una parte va a decongestionare gli spazi del Pronto soccorso, dall’altra, si possono anticipare gli accertamenti che verranno effettuati presso il reparto di destinazione per il ricovero. Per la persona ricoverata nell’Admission Room, i medici possono infatti già avviare tutte le indagini del caso come gli esami non richiedibili dal Pronto soccorso, la Rmn o indagini molto specialistiche che possono essere richiesti solo una volta che il paziente è stato ricoverato presso un reparto. In questo processo di riorganizzazione dei ricoveri da Pronto soccorso il Gemelli ha già realizzato alcuni mesi fa 2 unità di Admission Room coordinate da Antonio Gasbarrini e Francesco Landi, ordinari di Medicina interna all’Università Cattolica, che hanno dimostrato di prendersi in carico precocemente dei pazienti messi in destinazione ricovero dal Ps e di ricoverare come richiesto dalla Regione Lazio anche durante i festivi e i semifestivi. Grazie a questa nuova Admission Room dunque ci prefissiamo l’obiettivo di ridurre ulteriormente il tempo d’attesa in Pronto soccorso dei pazienti in attesa del ricovero e di affidare prima possibile il paziente alle cure dei clinici dei reparti di degenza in modo da poterlo poi dimettere precocemente”.
Oltre all’Admission Room, altre novità riguardano il Pronto soccorso dove è stata realizzata la nuova Osservazione breve intensiva (Obi) da 11 letti.
“Si tratta in questo caso di una struttura di Pronto soccorso – spiega Franceschi –. Il paziente assistito in Obi non è ancora stato assegnato al ricovero presso un reparto. È un paziente ancora in gestione al Pronto soccorso, con un personale dedicato; ogni postazione è dotata di ossigeno e di sistemi di monitoraggio e accoglie pazienti che hanno un’elevata probabilità di dimissione entro le successive 48-72 ore, ma che non possono essere dimessi nell’immediato dal Pronto soccorso perché hanno bisogno di un’osservazione intensiva, ulteriori accertamenti e/o terapie, prima di poter essere dimessi. Lo scopo è risolvere il problema clinico del paziente, senza generare un ricovero”.
Nel 2024 sono stati 73.000 gli accesi globali al Pronto soccorso, 65.122 gli accessi escluso il Ps ostetrico. Il 7% dei codici è stato rosso, il 23% arancio, il 34% azzurro, il 35% verde e l’1% bianco, mentre i ricoveri sono stati 17.449.