Comece: mons. Crociata (presidente), “grave il tentativo di far apparire l’Ucraina non aggredita ma aggressore” e ridurla a “merce di scambio”

(Foto Comece)

“Innanzitutto la guerra in Ucraina, ormai da più di tre anni, rispetto alla quale – accanto alla tragedia di un intero popolo, con le sue innumerevoli vittime e distruzioni – il fatto recente da considerare più grave è il tentativo, stravolgendo la realtà, di far apparire l’Ucraina non aggredita ma aggressore e, insieme a questo, l’inqualificabile iniziativa che la riduce a merce di scambio in una trattativa condotta sulla sua testa”. Lo ha detto mons. Crociata, ai vescovi delegati dell’Ue aprendo questo pomeriggio l’Assemblea della Comece. “Questa guerra – ha aggiunto Crociata – ha significato la fine di un lungo periodo di pace che aveva visto l’Unione europea come attore principale di un progetto di pace che ne definiva l’origine e la concezione”. “Di per sé questa guerra non è un tradimento del disegno iniziale – ha ancora osservato il vescovo italiano –, poiché essa è esterna ai Paesi che la compongono; e tuttavia lo stravolgimento del quadro europeo, che si è così prodotto, è qualcosa che modifica profondamente lo stato delle cose, perché semplicemente interrompe una stagione di pace ininterrotta dalla fine della seconda guerra mondiale e apre scenari che ci è difficile immaginare e perciò inquietanti”.

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