Quaresima: don Giorgio (Mac), “i cristiani sono chiamati a fare strada insieme”

“Decidere di fare un cammino significa dare un senso nuovo alla nostra vita e alla nostra fede, sempre che la decisione sia presa con il cuore”. Lo scrive don Alfonso Giorgio, assistente ecclesiastico nazionale del Movimento apostolico ciechi, nella lettera per la Quaresima: “Il camminare, cui siamo invitati particolarmente in questo anno giubilare, ci fa passare dall’astrazione e talvolta anche da un certo ‘fai da te della fede’ al modo più corretto di viverla ed esprimerla”. Citando il Vangelo di Luca, ricorda che “Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme” e che questo atto rappresenta “uno snodo fondamentale per la sua vita, un punto di svolta”. “Ecco cosa significa ‘decidersi’ nella fede: avere il coraggio di intraprendere un nuovo cammino con la consapevolezza che se non dai una svolta alla tua vita quello che stai facendo è solo una decisione superficiale, cerebrale, che non coinvolge il cuore”. “Il cammino si apre camminando”, aggiunge citando Antonio Machado, e sottolinea che “i cristiani sono chiamati a fare strada insieme, mai come viaggiatori solitari”. “Se cammineremo ‘sul passo degli ultimi’ ci accorgeremo che quello scatto di coraggio iniziale si trasformerà in ‘avere cuore’”. “La Quaresima è davvero un tempo forte nel quale posso decidermi per compiere con coraggio un cammino nuovo di conversione”, conclude.

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