
Quest’anno il mese di Ramadan coincide con la Quaresima dei cristiani ed “è un segno di speranza”. Lo scrive il patriarca caldeo di Baghdad, il card. Raphael Louis Sako, nel suo messaggio ai fedeli musulmani e cristiani diffuso oggi. “In questa occasione, rivolgo ai musulmani, in questo mese di digiuno, e ai cristiani all’inizio della Quaresima, i miei sinceri auguri, pregando che l’Onnipotente ci ricopra tutti sotto la misericordiosa benevolenza e garantisca sicurezza al nostro amato Paese e ai Paesi della regione”. Ramadan e Quaresima, si legge nel messaggio, sono “tempi di digiuno, di preghiera, di pentimento e di perdono, di purificazione dai vizi, di elemosina e di carità, e di alti valori da vivere in uno spirito di amore e di tolleranza”. Mar Sako lamenta “l’allontanamento da Dio di tante persone, il Dio dell’amore e della misericordia” ma anche “l’allontanamento gli uni dagli altri, dalla tolleranza, dall’operare il bene”. “Durante il periodo di digiuno – ricorda il patriarca – i credenti hanno bisogno della luce di Dio per illuminare la loro mente e il loro cuore al fine di tradurre la Sua volontà in uno stile di vita virtuoso”. Mar Sako allunga lo sguardo all’Iraq: “Per una stabilità duratura del Paese, non c’è altra soluzione se non quella di sottomettersi alla logica dello Stato, di cooperare con esso per consolidare la giustizia, lo stato di diritto e l’unità nazionale, e di applicare il concetto di cittadinanza e non di settarismo. Il modo per raggiungere questo obiettivo passa attraverso l’educazione e i media”. A sua volta “il clero – conclude il cardinale – è chiamato a sollecitare i propri fedeli ai valori religiosi e morali, affinché il digiuno sia una scelta del cuore e dell’anima, e si trasformi in una svolta di conversione e in un momento di benedizione per il Paese e il popolo, e non resti solo una pratica formale”.