“Un intenso percorso umano e professionale, che ha generato una narrazione mai superficiale, offerta ai lettori sempre con verità e rispetto”. Così l’Editore di Terrasanta.net ringrazia “per l’impegno quotidiano e per la preziosa testimonianza” il direttore Giuseppe Caffulli, che lascia la conduzione della redazione giornalistica (Terrasanta.net ed Eco di Terrasanta) dopo 20 anni. Il nuovo direttore responsabile di Terrasanta. net sarà Andrea Benzoni. A comunicarlo è la stessa Fondazione Terra Santa che in una nota estende i ringraziamenti ai redattori e ai collaboratori delle testate con l’augurio che “nella prosecuzione del cammino nulla sarà perduto e tutto sarà costruito con intelligenza, investimenti e nuove progettualità”. Nel suo ultimo editoriale del numero novembre-dicembre del bimestrale Terrasanta, Caffulli, congedandosi, scrive: “Giunge per me il tempo del commiato. Un lungo cammino, iniziato con entusiasmo e gratitudine, che si conclude simbolicamente proprio dove tutto ha avuto origine: a Betlemme. A questa città, cuore pulsante della fede cristiana e culla del Principe della Pace, è dedicato l’ultimo numero a cui ho lavorato. Un cerchio che si chiude, lasciando spazio alla memoria e alla speranza”. Due decenni che hanno visto Caffulli raccontare “l’impegno silenzioso, quotidiano, ma tenace della Custodia di Terra Santa nei Luoghi Santi, la missione di evangelizzazione delle Chiese cristiane del Medio Oriente, ma anche gli sforzi per il dialogo, l’educazione, la vicinanza concreta alle persone, indipendentemente dalla fede o provenienza”. “Sono stati anni intensi, spesso segnati da eventi drammatici: guerre, tensioni, terremoti, rivolte, pandemie. Ma dentro e oltre le ferite del Medio Oriente, ho cercato e trovato la bellezza nascosta dell’Oriente cristiano. L’ho scoperta nei volti dei fedeli di antiche comunità apostoliche, nella liturgia che profuma d’incenso, nella fede tramandata con semplicità e tenacia da generazioni. Ho ascoltato storie di resistenza, di perdono, di pace vissuta come scelta radicale. Terrasanta – conclude Caffulli – non è mai stata solo un’esperienza professionale: è stata per me una scuola di sguardo, un laboratorio di ascolto. Ho cercato di offrire ai lettori (da credente) non solo notizie, ma chiavi per comprendere e sentire la complessità della vita in Terra Santa, senza cedere alla semplificazione o alla rassegnazione. Continuo a credere nel potere della narrazione onesta, in un lavoro giornalistico al servizio del bene, nella forza del dialogo e nel valore della presenza. La Terra Santa resta nel mio cuore, con le sue contraddizioni e le sue luci, e con essa resta la responsabilità di raccontarla con verità e rispetto ovunque mi sarà possibile”.