“È stato un pastore in mezzo alla sua gente, un pastore dall’odore delle pecore”. Con queste parole mons. Angelo Spina, arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo, ha ricordato il card. Edoardo Menichelli nell’omelia delle esequie celebrate oggi a San Severino Marche. “Ha lasciato nelle Chiese di Chieti-Vasto, Ancona-Osimo e Camerino-San Severino Marche un ricordo incancellabile di sapienza e guida spirituale e pastorale”, ha detto. Il porporato, ha aggiunto mons. Spina, “ha sperimentato la croce della malattia con coraggio, fede e abbandono fiducioso alla volontà del Signore, sempre accompagnato con amore dai familiari e dagli amici”. Nell’omelia, l’arcivescovo ha ricordato il motto episcopale di Menichelli, “Sub lumine Matris”, come “sintesi della sua vita vissuta sotto la luce di Maria”. “Si è speso con generosità – ha concluso – donando la vita alla Chiesa, ai fratelli e alle sorelle in Cristo”. Al termine della celebrazione, mons. Spina ha dato lettura del telegramma inviato da Papa Leone XIV, che ha espresso “cordoglio per la scomparsa del cardinale e preghiera affinché, per intercessione della Beata Vergine Maria, il Signore lo accolga nella Gerusalemme celeste”, e del messaggio di mons. Giuseppe Baturi, segretario generale della Cei, che a nome del card. Matteo Maria Zuppi ha ricordato “il competente impegno” di Menichelli nei settori dell’educazione, della famiglia e della vita. Questa sera, alle 17.30, mons. Spina presiederà la messa di suffragio nella cattedrale di San Ciriaco, trasmessa in diretta su èTV Marche, cui seguirà la deposizione nella Cripta delle Lacrime.