Cittadinanza digitale: Aiart, “manca una strategia nazionale stabile e strutturata dal punto di vista educativo e infrastrutturale”

“Che non sia una semplice ricorrenza ma competenza critica diffusa e consapevolezza netta che si tratta di una delle sfide più urgenti per le democrazie contemporanee”. È questo per l’Aiart il senso concreto e incontrovertibile della Giornata europea della cittadinanza digitale che ricorre oggi. Un appello, quello dell’Associazione cittadini mediali, “affinché tutto il ‘sistema Paese’ – politica, giornalismo, scuola, università, formazioni sociali, Chiesa – si facciano carico di costruire questa consapevolezza”, si legge in un comunicato. “In che modo le nostre scelte contribuiscono a costruire, o a frammentare e polarizzare il discorso pubblico? Quali le logiche, le implicazioni e le forme di potere dentro e fuori dall’ambiente online?”, domanda l’associazione, secondo cui “questo che significa ‘insegnare’ a usare bene la tecnologia, precisa l’Aiart che evidenzia da anni l’assenza di una strategia nazionale stabile e strutturata dal punto di vista educativo e infrastrutturale”.
Come associazione di tutela dei minori da e con i media, l’Aiart invita a “non lasciare ‘incustoditi’ i bambini nella Rete e a ‘imparare loro’ a decodificare le logiche dei media digitali per non restare intrappolati in un ambiente sempre più dominato da piattaforme opache e interessi economici”. “Riscoprire la cittadinanza mediale – conclude l’Aiart – significa difendere il bene comune e definire, da cittadini attivi, il modo in cui vediamo e comprendiamo un mondo in costante trasformazione”.

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