Intelligenza artificiale: esperti da tutto il mondo in Vaticano per promuovere sviluppo umano e giustizia sociale

“Digital Rerum Novarum, un’intelligenza artificiale per la pace, la giustizia sociale e lo sviluppo umano integrale”. Con questo slogan si è svolto il 16 e 17 ottobre, nella Casina Pio IV in Vaticano, il seminario promosso dalla Pontificia Accademia delle scienze sociali (Pass), che ha riunito cinquanta esperti internazionali per riflettere sull’uso etico, responsabile e umanistico dell’intelligenza artificiale. Tra i temi centrali affrontati, la necessità di “fermare la corsa agli armamenti legata all’IA”, come ha ricordato la Pass richiamando l’appello di Papa Leone XIV sull’“audacia del disarmo”, e l’urgenza di “armonizzare le iniziative di regolamentazione” in un quadro globale comune e vincolante. Particolare attenzione è stata data anche al legame tra transizione tecnologica e sostenibilità ambientale, alla riduzione dei monopoli digitali e alla creazione di nuovi modelli di governance e cooperazione, soprattutto nei Paesi svantaggiati. Nel corso dei lavori è stata presentata la “Rete IA dell’America Latina per lo sviluppo umano integrale”, che mira a includere il “grido dei poveri” nelle strategie di applicazione dell’intelligenza artificiale e a promuovere politiche industriali innovative centrate sulla dignità umana. Si è discusso inoltre del futuro del lavoro, della tutela della privacy, della creazione di “neuro-diritti” e della necessità di garantire che “l’ultima parola resti sempre alle persone” nelle decisioni tecnologiche. Il seminario, inaugurato dal card. Peter Turkson e da suor Helen Alford, ha visto la partecipazione di studiosi e ricercatori di fama mondiale, tra cui Jeffrey Sachs, Jaron Lanier, David Autor e Daniel Innerarity.

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