Giornata mondiale alimentazione: Coldiretti, preoccupazione per oligarchia del cibo e salute dei più giovani

Tre italiani su quattro temono che il controllo della produzione alimentare possa finire nelle mani di grandi potenze finanziarie, dando vita a una nuova forma di oligarchia fondata sul cibo. È quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Censis diffusa in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione, che si celebra oggi, 16 ottobre, in concomitanza con l’80° anniversario della Fao. Tra le principali preoccupazioni dei cittadini vi è la diffusione del cibo artificiale, percepito da quasi due italiani su tre come una minaccia alla salute, nonché la crescente presenza di alimenti ultra-processati, ricchi di additivi chimici. L’80% degli italiani – evidenzia la ricerca – chiede che questi prodotti siano vietati nelle mense scolastiche, seguendo l’esempio di recenti normative adottate all’estero, come in California. La riflessione sul cibo si intreccia con quella sullo stile di vita: la sedentarietà, secondo la Fondazione Aletheia, costa al Paese un miliardo di euro all’anno. In risposta, Coldiretti avvia iniziative di sensibilizzazione con il mondo dello sport, coinvolgendo bambini e famiglie, in collaborazione con la Lega nazionale Dilettanti, la Federazione italiana pallavolo e Sport e salute.  Permane infine la difficoltà di adottare abitudini alimentari sane: solo l’8,5% degli italiani consuma le 5 porzioni quotidiane raccomandate di frutta e verdura. I dati evidenziano un divario generazionale: tra i giovani la percentuale scende al 5%.

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