Giornata missionaria mondiale: mons. Anselmi (Rimini), “ogni battezzato è missionario, chiamato a portare la luce del Vangelo dove c’è più buio”

Il tema scelto per la Giornata Missionaria Mondiale 2025, che si celebra il prossimo 19 ottobre, è legato a doppio filo a quello del Giubileo, ossia essere “Pellegrini di Speranza”. Proprio su questo, il vescovo di Rimini mons. Nicolò Anselmi ha voluto sottolineare l’importanza della vocazione missionaria di ogni singolo fedele, nel proprio messaggio diffuso alla vigilia della ricorrenza del 19 ottobre. “Tra questi pellegrini di speranza, in prima fila ci sono proprio le missionarie e i missionari, testimoni del Vangelo tra le genti. – le parole del Vescovo – Come ci ha spiegato in modo semplice ma altrettanto evidente l’enciclica Evangelii Gaudium, ogni battezzato ha in sé, fin dalla nascita, una vocazione missionaria. E in un mondo dove spesso prevalgono la disillusione, la solitudine e la mancanza di senso, soprattutto là dove Dio è sconosciuto, dimenticato o abbandonato, essere missionari di speranza significa esserci, essere presenti. L’ho sperimentato anch’io, nella mia piccola esperienza: in diversi viaggi missionari (in Africa, Sud America e più recentemente nelle Filippine), ma anche in contesti a noi più vicini come fabbriche, scuole, palestre. Mi sono accorto che la semplice presenza, vissuta con atteggiamento di testimonianza cristiana, è già annuncio di speranza”.
Una vocazione, quella missionaria, alla quale non è facile rispondere nella quotidianità, ma che grazie alla fede è possibile valorizzare e rendere concreta. Perché “questa forza non viene da noi, ma da Dio. – prosegue mons. Anselmi – È una forza che ci viene donata nei sacramenti, dove attingiamo ciò che serve per essere davvero artigiani di speranza. È la forza che nasce dalla preghiera, come relazione viva e unificante con il Signore, ed è anche quella che viene dalla vita comunitaria. Auguro a tutti di vivere intensamente la Giornata Missionaria Mondiale 2025: che sia occasione per riscoprire la nostra vocazione ad essere messaggeri di speranza nel mondo. Siamo tutti chiamati a portare la luce del Vangelo, lì dove c’è più buio”.

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