“Euroscettico e nazionalista, prudente riguardo la guerra in Ucraina”. È il commento riguardo al rieletto presidente croato Zoran Milanovic dell’analista dei Balcani Nikolay Krastev, rilasciato al Sir, all’indomani delle elezioni presidenziali svoltesi nel Paese balcanico il 12 gennaio. Milanovic, appoggiato dall’opposizione socialista, ha vinto con largo consenso il secondo turno del voto con circa il 75%, mentre il suo rivale Dragan Primorac, candidato dell’Unione democratica croata – HDZ, ha avuto solo il 25,32% delle schede. “Durante il suo precedente mandato Milanovic ha sempre criticato il premier Plenkovic per tenere troppo agli interessi di Bruxelles e non a quelli di Croazia”, spiega Krastev, aggiungendo che anche “Plenkovic è da lunghi anni al potere e il presidente della Repubblica sembra l’unica persona che riesca a tenergli testa”. “Con i suoi messaggi nazionalistici, Milanovic ha attratto anche alcuni elettori dei cristianodemocratici che non lo avevano votato al primo turno”. A suo avviso, “il presidente della Repubblica avrà particolare attenzione allo Stato e alla difesa dei croati in Bosnia-Erzegovina, mentre per il conflitto in Ucraina ritiene che non sia una guerra in cui la Croazia debba partecipare in alcun modo”. “Egli non vuole che i soldati croati partecipino al conflitto”, chiosa l’analista. E ritiene che nel secondo mandato Milanovic “non avrà alcun motivo per compiacere qualcuno o cercare di controllarsi”.