Archivio e biblioteca vaticana: mons. Pagano, “anche Carlo Emilio Gadda tra gli allievi della Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica”

(Foto Siciliani - Gennari/SIR)

“L’istituzione della Scuola Vaticana di Paleografia (più tardi Scuola di Paleografia e Diplomatica ed oggi Scuola di Paleografia, Diplomatica e Archivistica) si colloca nel particolare clima favorevole agli studi storici durante la seconda metà del XIX secolo”. Lo ha detto mons. Sergio Pagano, prefetto dell’Archivio Apostolico Vaticano e direttore della Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, presentando – in sala stampa vaticana – le celebrazioni del 140° anniversario della Scuola, in programma il 13 maggio. “In quel periodo la volontà di papa Leone XIII si palesò nella nota lettera Saepe numero considerantes del 18 agosto 1883, che proponeva agli studiosi cattolici di rientrare in forza nel campo scientifico, in specie storico, senza remore e paure”, ha proseguito l’esperto citando il papa: “ai nudi racconti si opponga la faticosa e paziente investigazione; alla leggerezza del sentenziare la maturità de’ giudizi; al capriccio delle opinioni la saviezza della critica. I fatti travisati o supposti si faccia il possibile a fin di restituirli alla vera luce col ricorrere ai fonti; e a questo in special modo gli scrittori pongano ben mente, esser primaria legge della storia, non osar dir nulla di falso, né tacere nulla di vero”. L’apertura degli Archivi Vaticani fu decretata alla fine del 1880 e realizzata già all’inizio del 1881 e l’istituzione della Scuola Vaticana di Paleografia nacque, con il Motu proprio “Fin dal principio” del 1° maggio 1884, per preparare adeguatamente “il giovane clero” all’ampio e importante programma storiografico tracciato da papa Leone XIII. Tipico della Scuola, ha spiegato Pagano, è “il carattere teorico e pratico dei corsi”, per dare agli alunni “la possibilità di esercitarsi su documenti, registri e volumi originali dell’Archivio Apostolico Vaticano, la cui gamma di scritture e di forme documentarie è unica al mondo”, oltre che di “compiere le loro indagini sui codici originali della vicina Biblioteca Apostolica Vaticana, che in osmosi con l’Archivio impreziosisce i corsi della Scuola”. Nel 1923, sotto Pio XI, fu istituito presso la Scuola Vaticana di Paleografia un corso minore di Archivistica: la Scuola divenne così “Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica”, ed ebbe in Italia nel 1929 un primo riconoscimento giuridico con il Concordato del 1929. Tra gli alunni più illustri della Scuola, figura anche Carlo Emilio Gadda.

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