Diocesi: Rimini, una serie di iniziative per il primo maggio

La diocesi di Rimini celebra la ricorrenza del primo maggio attraverso due iniziative che mettono al centro la dignità del lavoro e la pace.
Il primo appuntamento è previsto nella serata di oggi martedì 30 aprile, ore 19, con l’incontro pubblico “Lavorare è una vocazione”, organizzato presso la Sala Manzoni nel centro storico della città (via IV Novembre, 37) dagli Uffici diocesani per la Pastorale sociale e di pastorale giovanile. Incontro che vuole mettere al centro testimonianze ed esperienze positive legate al mondo del lavoro del territorio riminese, come spunto per riflettere sul tema della dignità del lavoro e dei lavoratori. “Non ascolteremo qualche esperto, – spiega don Pierpaolo Conti, direttore dell’Ufficio per la Pastorale sociale – ma racconti di esperienze e di buone pratiche già in atto sul territorio. Siamo tutti chiamati a questa vocazione di riconoscere a tutti, senza ostacoli, la dignità del lavoro e di ogni lavoro”. L’altro appuntamento è previsto per mercoledì 1° maggio, alle ore 17, presso la Basilica cattedrale di Rimini: il vescovo mons. Nicolò Anselmi invita tutta la comunità a pregare il Rosario per la pace, in apertura del mese di maggio, mese tradizionalmente dedicato alla Madonna. Il Rosario sarà disponibile anche in streaming sulla piattaforma Icaro Play (www.icaroplay.it). “Ogni domenica Papa Francesco non dimentica di invitare tutta la Chiesa, per intercessione di Maria, a pregare per la pace nella martoriata Ucraina, in Terra Santa e in tanti altri luoghi del mondo dove la guerra continua a insanguinare la vita di tante persone. – le parole del vescovo di Rimini – Vogliamo raccogliere l’invito del Papa non solo a livello personale, ma anche diocesano proponendo un Rosario per la Pace in Cattedrale in cui mediteremo ai piedi della Vergine Maria per implorare un aiuto affinché i responsabili delle nazioni si fermino, le armi tacciano, si blocchi l’inutile strage di vite e lo spreco di risorse con le quali si potrebbero eliminare tante altre sofferenze. Vogliamo dunque alzare la nostra preghiera alla Madonna perché illumini ciascuno di noi e ci renda operatori di pace, di dialogo, di unità e di perdono, e ogni conflitto venga eliminato”.

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