Diocesi: Venezia, domani un candidato al diaconato permanente e due seminaristi ammessi all’ordine sacro

Domani pomeriggio due alunni del Seminario patriarcale di Venezia saranno ammessi tra i candidati al presbiterato, e un laico di Catene (Marghera) al diaconato permanente. La celebrazione si svolgerà alle 17 in Basilica della Madonna della Salutea Venezia, presieduta dal patriarca Francesco Moraglia.

Foto Patriarcato Venezia/SIR

Il rito dell’ammissione all’ordine sacro non è un’ordinazione: consiste infatti nella promessa di vivere con maggiore intensità e radicalità la sequela del Signore e di prepararsi al ministero ordinato. Allo stesso tempo la Chiesa, nella persona del patriarca, accoglierà e confermerà questi propositi. I due seminaristi che stanno vivendo ora il terzo anno del loro percorso di formazione e di verifica vocazionale, sono Andres Frutos Rivas e Rafael Mourthé Felix, rispettivamente di 29 e 21 anni. Il primo è originario di Madrid, il secondo è nato e cresciuto a Brasilia. Sono giunti a Venezia attraverso l’esperienza del Cammino neocatecumanale. Andres presta servizio presso la collaborazione pastorale di Gazzera e Asseggiano, mentre Rafael sta conoscendo in questi mesi la parrocchia di Sant’Ilario di Malcontenta (precedentemente ha svolto servizio al Lido di Venezia). Andres e Rafael sono a Venezia da quasi quattro anni: dopo il tempo della propedeutica e il primo biennio di studi, hanno iniziato ora gli studi teologici e riceveranno, con questo rito dell’ammissione tra i candidati all’ordine sacro, la prima conferma della loro vocazione e del loro desiderio di divenire presbiteri per la Chiesa di Venezia.
Si candida invece al diaconato permanente Danilo Bobbo, 57 anni. Impiegato, della parrocchia Madonna della Salute di Catene di Marghera, da 25 anni è sposato con Patrizia Da Lio ed è papà di due figli, Pierpaolo e Sebastiano. Ha intrapreso il cammino di studi e discernimento tre anni fa su proposta del parroco don Lio Gasparotto, che lo ha portato a riflettere sull’opportunità ed esigenza di mettersi a servizio della Chiesa con un ruolo ben preciso e rispondendo alla vocazione a cui ogni cristiano è chiamato in funzione del battesimo. “Ora – dice Danilo – è giunto il momento di lanciarsi pubblicamente in questa esperienza mettendomi a servizio della Chiesa di Venezia e dei fratelli che incontrerò strada facendo”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Diocesi