Colombia: sale a 39 il bilancio della frana nell’occidente del Paese. Mons. Álvarez celebra una messa sul luogo del disastro

È salito a 39 morti il bilancio, forse ancora provvisorio, della frana che lo scorso venerdì è caduta nell’occidente della Colombia sull’importante strada che collega la città di Quibdó, capoluogo del dipartimento del Chocó, a Medellín. L’Amministrazione del Chocó ha comunicato ieri 15 gennaio il recupero di altri tre corpi rimasti sepolti sotto la frana, che si è verificata nel settore di Toldas del comune di El Carmen de Atrato, investendo una sessantina di persone. Dopo la sua visita alla zona di emergenza, il presidente della Repubblica, Gustavo Petro, ha annunciato domenica la dichiarazione dello stato di calamità naturale nel dipartimento per far fronte alle necessità del Chocó. Una delle prime misure del Governo nazionale è lo stanziamento di 500.000 milioni di pesos per terminare la costruzione della strada e per realizzare opere di contenimento dei pendii. Ieri Papa Francesco ha espresso il suo cordoglio per quanto accaduto. L’amministratore apostolico di Quibdó, mons. Mario Álvarez, ha celebrato la messa sul luogo della frana, “Oltre alle famiglie e agli amici delle vittime, hanno partecipato all’evento tutte le autorità presenti, incaricate della ricerca e del salvataggio dei corpi non ancora ritrovati”, si legge nei profili social della diocesi. In alcune dichiarazioni pubblicate dal quotidiano El Colombiano, padre Jesús Albeiro Parra Solís, sacerdote della diocesi, ha dichiarato che la popolazione è costernata e indignata, perché è “l’ennesima tragedia” che si è verificata in quella che è chiamata “la strada della morte”. Ha, inoltre, affermato che la comunità aveva avvertito che i lavori di manutenzione “non erano stati eseguiti in modo corretto dal punto di vista tecnico, si stava lasciando molto terreno smosso e potevamo prevederlo”.

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