Haiti: allarme Onu, “Crimini a livelli record, sforzi per tenere nuove elezioni non procedono al ritmo desiderato”

La situazione della sicurezza ad Haiti continua a deteriorarsi, la violenza sta devastando la popolazione e il numero di crimini è a livelli record. Il nuovo allarme è arrivato ieri dall’Inviato speciale del Segretario generale presso il Consiglio di sicurezza, Maria Isabel Salvador. “Omicidi, violenze sessuali, tra cui stupri di gruppo e mutilazioni, continuano ad essere utilizzati dalle bande su base quotidiana e in un contesto di servizi di supporto inefficaci per le vittime o di una risposta energica da parte del sistema giudiziario”, ha dichiarato la funzionaria Onu durante una sessione dedicata al Paese caraibico. Salvador ha affermato che “gli sforzi per organizzare le elezioni non stanno procedendo al ritmo desiderato”, e che “il ripristino del controllo da parte della polizia nazionale haitiana è un prerequisito per elezioni credibili e inclusive”. Il dispiegamento della missione multinazionale di sicurezza, approvata dal Consiglio, però, “fa sperare in un miglioramento della situazione”. Ha fatto eco a Salvador la direttrice dell’Unicef Catherine Russell, la quale ha spiegato che i bambini vengono feriti o uccisi nel fuoco incrociato, alcuni anche mentre si recano a scuola. Altri vengono reclutati con la forza o si uniscono ai gruppi armati per pura disperazione. Le comunità sono terrorizzate e le donne e le ragazze sono soggette a livelli estremi di violenza sessuale e di genere. “Durante la mia recente visita, ho incontrato una bambina di 11 anni presso il centro Gheskio, che si prende cura dei sopravvissuti alla violenza sessuale nel cuore di Port-au-Prince. Alla fine dell’anno scorso, cinque uomini di un gruppo armato l’hanno rapita per strada mentre camminava. Tre di loro l’hanno violentata a turno. A giugno, quando mi ha raccontato la sua storia, era incinta di otto mesi”, il drammatico racconto di Russell.

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