Papa in Iraq: messa a Erbil, “l’Iraq rimarrà sempre con me”

“Grazie a tutti!”. È il saluto di congedo del Papa dall’Iraq, al termine della Messa nello stadio di Erbil, in cui si è rivolto “in particolare la cara popolazione curda” e ha abbracciato “i cristiani di i delle varie confessioni” che “qui in tanti qui hanno versato il sangue sullo stesso suolo”, “martiri” che  “ci chiedono di camminare insieme, senza esitare, verso la pienezza dell’unità”. “In questi giorni passati in mezzo a voi, ho sentito voci di dolore e di angoscia, ma ho sentito anche voci di speranza e di consolazione”, il bilancio di Francesco, secondo il quale “questo è merito, in buona parte, di quella instancabile opera di bene che è stata resa possibile grazie alle istituzioni religiose di ogni confessione, grazie alle vostre Chiese locali e alle varie organizzazioni caritative, che assistono la gente di questo Paese nell’opera di ricostruzione e rinascita sociale”. “Ora, si avvicina il momento di ripartire per Roma”, ha proseguito Francesco: “Ma l’Iraq rimarrà sempre con me, nel mio
cuore”. “Chiedo a tutti voi, cari fratelli e sorelle, di lavorare insieme in unità per un futuro di pace e prosperità che non lasci indietro nessuno e non discrimini nessuno”, l’appello finale: “Vi assicuro le mie preghiere per questo amato Paese. In modo particolare, prego che i membri delle varie comunità religiose, insieme a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, cooperino per stringere legami di fraternità e solidarietà al servizio del bene comune e della pace. Dio vi benedica tutti! Dio benedica l’Iraq!”.

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