Leone XIV: udienza, “la tristezza è una delle malattie del nostro tempo”

(Foto Calvarese/SIR)

“La risurrezione di Cristo può guarire una delle malattie del nostro tempo: la tristezza”. Ne è convinto il Papa, che ha dedicato la catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in una piazza San Pietro popolata da decine di migliaia di persone che hanno invaso pacificamente la piazza e via della Conciliazione. “Invasiva e diffusa, la tristezza accompagna le giornate di tante persone”, l’analisi di Leone XIV: “Si tratta di un sentimento di precarietà, a volte di disperazione profonda che invade lo spazio interiore e che sembra prevalere su ogni slancio di gioia”. “La tristezza sottrae senso e vigore alla vita, che diventa come un viaggio senza direzione e senza significato”, ha spiegato il Papa, secondo il quale “questo vissuto così attuale ci rimanda al celebre racconto del Vangelo di Luca sui due discepoli di Emmaus”, che, “delusi e scoraggiati, se ne vanno da Gerusalemme, lasciandosi alle spalle le speranze riposte in Gesù, che è stato crocifisso e sepolto”. “Nelle battute iniziali, questo episodio mostra come un paradigma della tristezza umana”, ha commentato Leone: “la fine del traguardo su cui si sono investite tante energie, la distruzione di ciò che appariva l’essenziale della propria vita. La speranza è svanita, la desolazione ha preso possesso del cuore. Tutto è imploso in brevissimo tempo, tra il venerdì e il sabato, in una drammatica successione di eventi”.

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