Ucraina: Consiglio d’Europa, bene le riforme, ma permangono problemi su democrazia e corruzione

Le autorità ucraine hanno attuato numerose riforme per garantire il funzionamento delle istituzioni democratiche e lo stato di diritto del Paese in linea con gli standard europei, ma permangono importanti sfide: è il messaggio, in estrema sintesi, della relazione della visita a Kiev di due membri dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Apce), lo svizzero Damien Cottier e la finlandese Saara-Sofia Siré, “colpiti dagli sforzi delle autorità ucraine per garantire il corretto funzionamento delle loro istituzioni democratiche e del sistema di pesi e contrappesi”, nonostante l’invasione russa. Dai delegati, l’incoraggiamento a proseguire gli sforzi, a “rafforzare il controllo parlamentare e a garantire una governance inclusiva del Paese”. Una osservazione critica è stata mossa su “ostacoli inutili” che impedirebbero ad alcuni membri della Verkhovna Rada e degli organi di autogoverno locale di agire nelle proprie funzioni. Se positivi sono i risultati nella lotta alla corruzione endemica, resta oggetto di attenzione l’indipendenza dei principali organi anticorruzione ancora al centro di azioni non virtuose. Per questo i parlamentari hanno sottolineato che “l’indipendenza di queste istituzioni deve essere pienamente garantita e rispettata nella legge e nella pratica”. Anche i diritti delle minoranze sono oggetto di attenzione, come già secondo alcune raccomandazioni della Commissione di Venezia. Una nuova visita di verifica nel 2026.

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