Care robot: don Angelelli (Cei), “solo come supporto, non diventino sostitutivi”. Pirni (Sant’Anna), presentati i risultati del progetto Tri-Tech

Oggi si registra una sorta di “distanza verso le professioni di cura. Sono meno attraenti perché implicano una relazione e in questo tipo di  professioni la soddisfazione e il bene dell’altro vengono prima del nostro”. A sottolinearlo è stato don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei, nel suo intervento al seminario di studi “Care robot: umanoidi per la cura”, promosso nei giorni scorsi a Subiaco dal Centro Studi Scienza&Vita in collaborazione con l’Università Europea e l’Università Campus Biomedico di Roma. Angelelli ha parlato di “una sorta di fatica relazionale che incide sulle scelte di vita e professionali soprattutto quelle legate al concetto della cura. In questo contesto entra in scena la delega alla macchina: il confronto relazionale è un problema; il care robot assolve a questo problema”, ma, ha avvertito il sacerdote, “di fatto l’ uomo sta rinunciando al suo ruolo di cura. In una società che tende al disimpegno, arrivano i care robot. Tutto ciò che è di supporto ben venga ma – ha concluso – a patto che non diventino sostitutivi”.
Alberto Pirni (associato filosofia morale, Scuola Superiore Sant’Anna), si è soffermato sulla relazione uomo-macchina presentando alcuni risultati del progetto Tri-Tech (TRust in Technology: How to Assess and Improve RoboT-User Interaction in Elderly Care Integrating EtHical, Technical and Social Variables – Tri-Tech”, finanziato nell’ambito del Pnrr e e in particolare nell’ambito del Progetto Age.it. Specificamente, Pirni ha illustrato l’ethical framework realizzato per il progetto, un inquadramento schematico preliminare della cornice ingegneristico-robotica, alcuni dei risultati principali provenienti da due settings sperimentali realizzati. Proposte inoltre alcune linee teoriche di fondazione della possibilità di una relazione umano-macchinica potenzialmente innovativa ed efficace, forse, per molti profili, necessaria; presentate infine alcune delle principali implicazioni etiche derivanti dal progetto nel suo insieme, orientate a tratteggiare ulteriori linee di ricerca in corso.

 

 

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