Libri: Crema, presentato ieri sera “Francesco visto da… fuori. Cosa pensano del Papa i credenti di altre fedi”

“Su Papa Francesco è stata scritta una pletora di libri mentre lui non ne ha scritto nemmeno uno. Mi incuriosiva il fatto fossero tutte opere di cristiani: non esisteva nulla firmato da qualcuno all’esterno della cultura occidentale. Ecco il motivo per cui è nata questa raccolta di testi”. Ha introdotto così “Francesco visto da… fuori. Cosa pensano del Papa i credenti di altre fedi” (Città Nuova, 16,90 €) Roberto Catalano, curatore del volume. Invitato ieri sera dall’Unità pastorale S. Maria Assunta e Ss. Trinità di Crema, il docente di Teoretica del dialogo all’Istituto universitario Sophia di Firenze (ed ex direttore del Centro internazionale per il dialogo interreligioso del Movimento dei Focolari a Roma) ha poi nominato diversi autori delle testimonianze contenute nelle 136 pagine. “Una rabbina di Buenos Aires, con il suo racconto molto personale di ‘Jorge’ in metropolitana e alle feste con gli ebrei”, oppure “un buddista mahayana giapponese, che ricorda la visita di Bergoglio a Hiroshima e il suo appello in favore della denuclearizzazione” o ancora “un’induista riconoscente a Francesco per la sua promozione delle donne, non soltanto nel Cristianesimo”. Ciascuno esprime la propria stima verso “il Papa delle prime volte” senza, però, “fare sconti a ciò che potrebbe essere migliorato”. Contributi tanto distanti quanto vicini: “Esprimono concordi l’essenza del pontefice argentino, che si può riassumere in due parole. Dialogo e coraggio, quello della ‘Chiesa in uscita’ per conoscere l’altro e stabilire rapporti”.

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