Commissione Ue: proposto un “Patto per il Mediterraneo”. Tre “pilastri”: persone, economie, migrazioni

Una strategia, definita “ambiziosa” per rafforzare le relazioni dell’Ue con i partner del Mediterraneo meridionale. “Basandosi sui nostri legami storici e culturali, il Patto per il Mediterraneo si concentrerà su settori di reciproco interesse in cui condividiamo sfide e aspirazioni”. Così è stato spiegato oggi ai giornalisti il patto definito dalla Commissione europea. Il Patto per il Mediterraneo “rafforzerà la cooperazione e i legami economici tra le sponde del Mediterraneo e oltre. Contribuirà alla costruzione di uno spazio mediterraneo comune che sia connesso, prospero, resiliente e sicuro”. Il patto si basa sui principi della cotitolarità, della co-creazione e della corresponsabilità. “Adotta un approccio pratico, incentrato su iniziative concrete che apporteranno un valore aggiunto alle persone e alle economie di tutte le sponde del Mediterraneo. L’obiettivo è creare vantaggi reciproci, dalla produzione di energia pulita allo sblocco degli investimenti privati. Questo obiettivo sarà raggiunto mobilitando progetti regionali che creino opportunità sia per le persone che per le imprese, con particolare attenzione ai giovani, alle donne e alle piccole imprese”. Inoltre, il patto “offre anche l’opportunità di far progredire ulteriormente la nostra cooperazione in materia di sicurezza, preparazione e gestione della migrazione”.
Tre i “pilastri” su cui, sempre secondo la Commissione, si fonda il patto: “Le persone come forza trainante per il cambiamento, le connessioni e l’innovazione”; “Economie più forti, più sostenibili e integrate”; “Sicurezza, preparazione e gestione della migrazione”.
Il patto è inoltre “aperto al dialogo con i partner al di là del Mediterraneo meridionale, compresi il Golfo, l’Africa subsahariana, i Balcani occidentali e la Turchia”. Rafforzare la cooperazione tra l’Ue, il Medio Oriente e il Nord Africa e la regione del Golfo “è un obiettivo fondamentale del patto”. Il patto è proposto per l’approvazione politica da parte dell’Ue e dei partner del Mediterraneo meridionale nel novembre 2025 in occasione del 30° anniversario del processo di Barcellona”.

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