“Avendo servito la Pontificia Commissione per la tutela dei minori, prima come membro e ora come Presidente, sono giunto a comprendere la nostra missione tanto come cruciale quanto come pellegrinaggio perpetuo”. Lo afferma mons. Thibault Verny, presidente della Pontificia Commissione per la tutela dei minori, nel messaggio che accompagna il secondo Rapporto annuale. “In essa risiede l’irriducibile chiamata a camminare non solo per le vittime e i sopravvissuti-e di abuso, ma anche con loro nell’impegnativo lavoro di conversione istituzionale”. Mons. Verny invita a “incarnare il Vangelo in azioni concrete: dare priorità alla fede, alla carità e alla giustizia in ogni iniziativa di tutela; promuovere la pace e il bene comune attraverso strutture ecclesiali trasparenti; assicurare che la voce profetica dei sopravvissuti-e permanga centrale nella nostra conversione collettiva”. Citando Papa Francesco, aggiunge: “La prevenzione degli abusi non è una coperta da stendere sulle emergenze, ma una delle fondamenta su cui edificare comunità fedeli al Vangelo”. E sottolinea: “Solo quando le procedure canoniche si incarnano nelle realtà locali — quando le politiche si traducono in vigilanza costante a livello parrocchiale e in formazione nei seminari e nelle case religiose — si può tracciare un percorso di vita”. “La tutela è, in effetti, la conditio sine qua non perché il Vangelo sia ascoltato e risulti credibile”, conclude mons. Verny.