Questa mattina, nella chiesa di Sant’Agnese a Matera, si sono svolti i funerali di padre Basilio Gavazzeni, fondatore della Fondazione lucana antiusura “Mons. Vincenzo Cavalla” e figura di riferimento della Consulta nazionale antiusura “San Giovanni Paolo II”, di cui fu tra i fondatori nel 1995 e vicepresidente dal 2020. Il funerale è stato celebrato da mons. Benoni Ambarus, arcivescovo di Matera-Irsina.
Alla celebrazione ha preso parte il presidente della Consulta, Luciano Gualzetti, insieme a rappresentanti delle altre Fondazioni antiusura d’Italia, autorità civili, religiose e centinaia di cittadini che hanno voluto rendere omaggio a un uomo che ha dedicato la sua vita agli ultimi, ai dimenticati, a coloro che la società spesso lascia ai margini.
“Padre Basilio è stato un sacerdote scomodo e profetico, capace di coniugare la forza del Vangelo con l’urgenza della giustizia sociale. Ha affrontato con coraggio le piaghe dell’usura, del sovraindebitamento e della azzardopatia, offrendo non solo assistenza economica, ma ascolto, dignità e speranza. La sua parrocchia di Sant’Agnese è stata per decenni un rifugio per chi non aveva voce, e la sua azione ha contribuito a liberare centinaia di famiglie dalla morsa del debito illegale”, ha dichiarato il presidente della Consulta antiusura.
“Padre Basilio ci ha insegnato che la fede non è rifugio, ma lotta per la dignità. Ogni vittima dell’usura era per lui Cristo crocifisso, e ogni gesto di liberazione era Vangelo incarnato. La sua testimonianza ha segnato profondamente il cammino della Consulta Nazionale, che oggi conta oltre 30 fondazioni attive in tutta Italia. Il suo impegno, la sua visione e la sua instancabile energia continueranno a ispirare il lavoro quotidiano di volontari, sacerdoti e operatori impegnati nella prevenzione e nel contrasto all’usura”.
La Consulta nazionale antiusura “San Giovanni Paolo II” si unisce al dolore della comunità lucana, dei Missionari Monfortani, della famiglia Gavazzeni e di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. “Nel suo nome, rinnoviamo il nostro impegno a non lasciare nessuno solo davanti all’ingiustizia, a costruire reti di solidarietà e a difendere la dignità di ogni persona2.
Padre Basilio Gavazzeni lascia un’eredità spirituale e sociale che continuerà a vivere nel cuore della Chiesa e nelle azioni concrete di chi crede che il Vangelo sia anche giustizia.