Colombia: ministra Carvajalino al Sir, “invito Leone XIV a inviare un suo rappresentante alla prossima Conferenza internazionale sulla Riforma agraria”

“In occasione dell’apertura del X Forum globale della terra invito Papa Leone XIV a inviare un rappresentante del Vaticano alla II Conferenza internazionale sulla Riforma agraria e lo sviluppo rurale, che stiamo organizzando a Cartagena. Abbiamo inviato un invito formale tramite l’Ambasciata della Colombia presso la Fao di Roma, e rinnovo pubblicamente questo invito attraverso il Sir”. Lo afferma la ministra dell’Agricoltura della Colombia, Martha Carvajalino.
“In questo contesto di Giubileo della speranza – prosegue -, vogliamo promuovere l’agenda del Vaticano, avviata da Papa Francesco, sui diritti 3T, diritto alla terra, al lavoro, proseguendo in una politica per la riforma agraria e per i diritti dei popoli contadini, indigeni e afro. Il Forum, con diversi ministri dell’Agricoltura dell’America Latina – Cuba, Venezuela, Cile, Brasile, Ecuador, Perù – ci permette di costruire percorsi comuni, partendo dalle differenze, ma anche da una storia condivisa, in cui i movimenti sociali e popolari hanno segnato il corso dei nostri paesi attraversati dal conflitto. Sono storie comuni, in cui contadini, popoli indigeni e comunità nere hanno forgiato l’identità delle nostre nazioni”.
Commenta da Bogotá Cristiano Morsolin, esperto di diritti umani: “Dopo aver partecipato all’insediamento di Papa Prevost a San Pietro, domenica 18 maggio, la ministra colombiana dell’Agricoltura Martha Carvajalino, ha invitato un rappresentante di Papa Leone alla prossima Conferenza mondiale della riforma agraria, promossa dal Governo Petro nel febbraio 2026 a Cartagena, dove è arcivescovo il missionario della consolata Francisco Múnera, presidente della Conferenza episcopale colombiana, che conosce bene i conflitti per la terra quando era vescovo dell’Amazzonia. La ministra ha invitato, questa settimana, mille delegati, molti dei movimenti contadini a livello mondiale, provenienti da 90 Paesi, organizzando delegazioni che hanno viaggiato la settimana scorsa nel Cauca, Guaviare e Catatumbo, tre zone emblematiche, dove aumentano le violenze per la persistenza del conflitto armato tra Eln e dissidenza delle Farc”.

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