“Senza una accresciuta consapevolezza da parte dei cittadini, difficilmente l’Unione europea potrà affrontare le sfide enormi che le stanno davanti”. È il monito lanciato oggi da mons. Mariano Crociata, presidente dei vescovi dell’Unione europea riuniti a Nemi (Roma) per l’Assemblea di primavera della Comece. “Questo fa appello alla responsabilità educativa e comunicativa di tutti e alla nostra in particolare”, ha aggiunto il vescovo. “Un compito difficile in tempi di crescita dei populismi anche all’interno dei Paesi dell’Unione, perché programmatica mente essi si propongono di combatterla – l’Unione europea – e spesso si alleano con gruppi e potenze politiche che apertamente la minacciano anche dall’esterno. Torna in evidenza quella che deve essere considerata la debolezza più grande e più grave dell’Unione europea, e cioè la scarsa coesione tra i Paesi, la mancanza di unità politica tra loro, e la separazione tra élites europee – intese come burocrazia e tecno crazia – e la massa dei cittadini, spesso indotti a pensare come un nemico quell’Unione che ha invece come compito di far crescere tutti i suoi membri”.