Papa al Gemelli: mons. Sigalini (Cop), lettera aperta al Pontefice. “Stupiscici sempre con la tua forza e la tua fede”

“Caro Papa Francesco, mi permetto di esprimere la mia partecipazione alla tua malattia dolorosa e impegnativa; sono vescovo e ho cinque anni meno di te e ti voglio ringraziare perché ci stai aiutando molto a vivere con serenità la nostra vecchiaia, piena di acciacchi che aumentano sempre di più. Tu non li nascondi, anzi ce ne informi nei particolari, nelle cause e nei tentativi di superarli e di guarirli, vivi le tue giornate con molta preghiera e anche sbrigando quelle pratiche che ti occupano per la nostra vita di Chiesa. Noi invece spesso ci lamentiamo, li nascondiamo non tanto per pudore, ma per vergogna e cerchiamo tutte le occasioni per stare più tranquilli e a riposo”. Lo scrive in una lettera aperta mons. Domenico Sigalini, presidente del Cop, Centro di orientamento pastorale. “In questi tempi da vescovo emerito (io oso dire, decorativo), la tua tenacia mi fa bene, mi rimette sempre al mio dovere di annuncio della Parola e di dono dei sacramenti della fede. In questi ultimi tempi, facendo visita ai vari santuari di campagna dove vivo, ho sempre visitato anche il santuario mariano della Madonna della Seggiola a Faverzano, confinante con il mio comune di Dello, nel quale un arcivescovo, che lavora per te e la Chiesa in Vaticano all’Apsa, mons. Piccinotti, ha lasciato scritto su una pietra il tuo desiderio: “Per favore, dì alla tua gente di pregare la Madonna della Seggiola affinché Lei interceda presso il Padre per me. Questo sarà sempre quello che io farò per te. Ciao Papa Francesco, stupiscici sempre con la tua forza e la tua fede. Grazie”, conclude Sigalini.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Papa al Gemelli